Cia Padova: a Natale tutto esaurito negli agriturismi dei Colli e della Bassa
Tutto esaurito a Natale negli agriturismi dei Colli e della Bassa. Ancora qualche posto, invece, a Capodanno. Il tradizionale report di Cia Padova pre-festività traccia un quadro in apparenza più che positivo, con ottimi risultati anche durante le prime tre settimane di dicembre grazie alle cene aziendali. Da considerare, però, il rovescio della medaglia, come spiega la presidente di Turismo Verde Padova, Francesca De Poli: “Vero che le nostre strutture sono piene; la criticità è che la gente spende sempre meno. Si dice che la crisi sia ormai passata perché i locali, ad esempio gli agriturismi, sono sold-out, soprattutto nei week-end. Tuttavia, il dato va analizzato nella sua interezza: i tavoli sono quasi tutti prenotati, ma le famiglie rimangono molto accorte”. Tuttavia, i costi di gestione e di produzione restano elevati.
“Alla fine il margine di guadagno è risicato, facciamo fatica a starci dentro con le uscite”, chiarisce De Poli. Per quanto riguarda la clientela, la stragrande maggioranza è italiana. Stabile il numero dei tedeschi, storicamente affezionati alla provincia, mentre da qualche tempo si stanno affacciando pure i giapponesi. “Ci auguriamo che la Cucina italiana patrimonio immateriale Unesco rappresenti un nuovo attrattore; negli agriturismi ci distinguiamo per l’utilizzo di materie prime sane e genuine”. Nel padovano il fatturato annuo del settore supera i 15 milioni di euro. “Si tratta di un segmento strategico -osserva il direttore di Cia Padova, Maurizio Antonini-. Dopo gli anni del Covid, la ripresa è solida e duratura”. Resta irrisolto il nodo dell’equo reddito. A tal riguardo, aggiunge il direttore, “continueremo a chiedere alle Istituzioni a chiedere un sostegno concreto”. “Non tanto e non solo mediante finanziamenti ad hoc -conclude-, ma con delle misure che mettano gli imprenditori agricoli nelle condizioni di lavorare e realizzare”.