30 Novembre 2021

Cia Molise: imprenditori agricoli, trincea di legalità

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L'intervento del direttore Campolieti all''evento di Larino. Bisogna premiare con strumenti fiscali e contributivi le aziende che denunciano tentativi di corruzione e malaffare

"Dobbiamo sicuramente mettere in campo azioni di sensibilizzazione affinché chiunque subisca pressioni denunci, ma è necessario che poniamo in essere azioni che non comportino il pentimento della denuncia presentata, ma che portino ad un atto di rivalsa dell’azienda. Un’azienda agricola che denuncia, non può essere un’azienda valida da un punto di vista etico, o morale e poi viene lasciata sola. Vanno, invece, incentivate le denunce attraverso sgravi di carattere fiscale e previdenziale per tutte quelle aziende che fanno ricorso alla denuncia e che concorrono evidentemente a sconfiggere l’illegalità”. A dichiararlo è il direttore regionale di Cia-Agricoltori Italiani del Molise, Donato Campolieti alla presentazione del libro “Molise criminale” a Larino, in Basso Molise, una delle zone notoriamente aggredita da infiltrazioni criminali.

Il direttore Campolieti ha più volte ricordato quanto sia difficile essere imprenditori, soprattutto laddove la criminalità si infila subdolamente tra le maglie di un tessuto complesso come quello dell’agricoltura, che spesso deve fare i conti con le difficoltà di un’economia arrugginita e che penalizza le aree interne. Bisogna essere forti e resistere alle tentazioni. Quando le offerte di acquisto dei terreni sono sproporzionate al valore reale del bene, significa che quella è un’operazione che crea un business alla criminalità, che in quel modo si ricicla il denaro sporco e si investe in settori che annientano l’agricoltura e incentivano il malaffare.

“Il nostro -continua il direttore Campolieti, nel suo intervento-  è un Molise che amiamo considerarlo come un’oasi felice, anche se molti fatti raccontano tutt’altro, possiamo però ancora scommettere sullo sviluppo del nostro Molise, ovviamente a partire dall’agricoltura, che è l’elemento trainante della nostra economia nonostante le difficoltà e non ci può essere un Molise se non agricolo o non può esistere un Molise se non agricolo, però dobbiamo abbinare due metodi, quello  della legalità e quello dello sviluppo. Quello della legalità non ci può essere se non c’è sviluppo. La legalità non può esserci se non c’è anche lo sviluppo. Se ci fermiamo alla legalità, alla denuncia, senza la prospettiva dello sviluppo, senza l’opportunità di uno sviluppo, non incentiviamo la legalità; non può neppure esserci lo sviluppo senza legalità, perché se pensiamo di incentivare ulteriori investimenti nell’azienda agricola, ma non si è in grado di tutelare e salvaguardare il patrimonio principale, che è il terreno, piuttosto che la consistenza immobiliare dell’azienda, non possiamo pensare ad uno sviluppo economico delle aziende”.