24 Luglio 2024 | dal Territorio

Cia Grosseto: incontro con associati per illustrare nuove normative settore zootecnico

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Focus sul benessere animale. Assicurare un futuro sostenibile all'allevamento in provincia

Proseguono gli incontri  organizzati da Cia Grosseto con gli associati, con l'obiettivo di comunicare le nuove direttive della politica agraria e, allo stesso tempo, raccogliere direttamente dalle voci degli agricoltori le difficoltà, le necessità e le urgenze del settore primario. L'ultimo incontro, realizzato insieme a Cia Toscana, ha avuto come focus principale il benessere animale, un tema di crescente rilevanza non solo perché richiesto dall'Unione europea, ma anche perché i consumatori sono diventati sempre più sensibili alla questione. Tuttavia, l'interesse primario per questo argomento, è stato più volte ribadito, proviene proprio dagli allevatori.

Nel suo intervento, Claudio Capecchi, presidente di Cia Grosseto, ha illustrato le difficoltà che l’allevamento sta affrontando da anni, sottolineando che la chiusura di un'azienda zootecnica è definitiva e che le conseguenze di questa perdita colpiscono non solo l’imprenditore agricolo e la sua famiglia, ma anche tutto il territorio e l'indotto, influenzando anche le coltivazioni destinate a foraggiare il bestiame. Questo fenomeno è particolarmente preoccupante nelle aree marginali della Maremma, dove l'allevamento rappresenta un elemento tradizionale e trainante.

"La chiusura di un'azienda zootecnica - ha detto- comporta un cambiamento significativo dell'indirizzo colturale del territorio, con una conseguente perdita di fatturato. La diminuzione della domanda di foraggi e mangimi riduce le coltivazioni destinate a questi scopi, impattando negativamente sull'intero sistema agricolo locale. Questo fenomeno è particolarmente preoccupante nelle aree, come la Maremma, dove l'allevamento è tradizionalmente un elemento trainante, minando la sostenibilità economica e sociale della comunità. Per questo, come Cia, siamo impegnati, nel nostro ruolo di sindacato, a vari livelli affinché le aziende zootecniche possano avere un futuro".

Durante l’incontro, è emerso che, quando si parla di zootecnia e di benessere animale, non si può prescindere dalla questione della predazione, che non riguarda solo il settore ovicaprino, ma tutto il comparto dell'allevamento. Questa piaga, che purtroppo non fa più notizia malgrado gli appelli e le richieste di intervento, continua a mietere danni e comporta costi ingenti per le aziende, che cercano in ogni modo di salvaguardare i propri capi e la sopravvivenza delle aziende.

"La sostenibilità, deve essere considerata non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico" ha ribadito Capecchi, che ha anche evidenziato l'impegno della Regione Toscana nel sostenere gli allevatori, con l'introduzione di nuovi bandi per supportare gli investimenti necessari per adeguarsi alle normative sul benessere animale. "La zootecnia è un elemento storico-culturale e di tradizione del nostro territorio e della nostra economia; per questo è fondamentale che gli allevatori possano migliorare i loro prodotti e trovare soddisfazione sul mercato".

Le difficoltà, in particolare quelle di carattere strutturale, rappresentano una delle principali criticità per le aziende che sono già in sofferenza. "Molti allevamenti mancano di strutture adeguate, rendendo difficile il rispetto dei requisiti richiesti. È fondamentale affrontare questi problemi per assicurare un futuro sostenibile all'allevamento nella nostra provincia. Una politica mirata in questa direzione -ha concluso Capecchi- favorirebbe anche il ricambio generazionale, influenzato, sebbene non solo, dalla mancanza di un reddito dignitoso".

Congiuntamente, Cia Grosseto e Cia Toscana hanno ribadito l’impegno nel sostenere gli allevatori attraverso un dialogo costante con loro, ma anche con le istituzioni preposte, per superare le sfide attuali e contribuire alla crescita economica e sociale del territorio.