18 Luglio 2022

Cia Emilia Centro: siccità e caldo bloccano crescita pere

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Per clima torrido e crisi idrica in sofferenza anche la patata di Montese

È iniziata la raccolta delle pere estive e già si fanno i primi bilanci dell’annata pericola che, a detta dei produttori ha molti lati negativi. “I frutticoltori stanno raccogliendo varietà estive come la Carmen -spiega Alberto Notari, presidente di Cia-Agricoltori Italiani Emila Centro (che unisce i produttori delle province di Modena a Bologna)- e da un primo sondaggio questa cultivar è sottomisura per il 50%. Per questa pera e per altre varietà come l’Abate, molto diffusa nel territorio modenese, sembra che non manchi la quantità , ma a fare la differenza è il caldo torrido e persistente che , nonostante l’irrigazione, blocca l’accrescimento dei frutti”.

I produttori usano il termine ‘impallinanto’, ovvero il frutto che sembra bello, in apparenza , ma piccolo per il periodo. Insomma, in generale la produzione c’è, ma i risultati finali sono incerti. “Viene da domandarsi se il cambiamento climatico sarà un fattore limitante di questa frutto -aggiunge Notari- ovvero, si presterà in futuro questo prodotto di qualità ad essere coltivato con questo clima?” L’ondata di calore che si protrarrà non fa altro che peggiorare la situazione. “Se a rischio sono le colture estensive come mais e sorgo a causa della siccità, peraltro in molti casi già collassati, anche i Consorzi di bonifica, pur con l’impegno nel cercare di soddisfare le esigenze idriche, hanno adottato le turnazioni perché il Po è ai minimi storici”.

Anche in montagna sta ‘saltando’ il secondo taglio che in assenza di piogge ha prodotto poco o nulla mentre anche le rese della patata di Montese, sono ridotte ai minimi termini, con conseguenze, anche in questo caso, sulle dimensioni del tubero “Tutto ciò -conclude Notari- in un contesto in cui mezzi tecnici ed energetici sono quasi triplicati”.