Cia Calabria: subito sito idoneo per mercato contadino Cosenza
Chiesto impegno serio del Comune. Serve sicurezza e spazi dignitosi
"L'amministrazione comunale di Cosenza individui in via definitiva, una nuova e più adeguata sede per la vendita dei prodotti delle circa 50 aziende agricole che gravitano sul territorio cittadino". Questo l'appello di Cia Calabria che tiene a evidenziare che fino a circa un mese fa, la vendita settimanale, avveniva in via Asmara (sotto il ponte Mancini) poi accertata, dopo numerosi interventi delle autorità competenti, non essere in possesso delle norme igienico/sanitarie opportune per continuare il commercio dei prodotti.
Nell’ultimo periodo, l’assessore alle Attività Produttive del comune bruzio, Loredana Pastore, ha convocato diverse riunioni e se invitati, abbiamo sempre partecipato con il presidente Luca Pignataro ed il direttore Davide Vena. Gli incontri sarebbero dovuti servire per discutere su come gestire ed organizzare il “mercato contadino” e trovare eventuali siti che potessero avere i requisiti giusti e soprattutto un’agevole logistica sia per le aziende agricole che per i cittadini consumatori, consumando anche molteplici sopralluoghi. Ma con nostro rammarico, senza un nulla di fatto. Il comune di Cosenza ha puntato nel riaprire il vecchio e storico areale della "Arenella" - sito mai gradito dalle aziende, distante dal centro città, piccolo come area e difficile da raggiungere in macchina; nonostante il disappunto degli agricoltori lo spazio della “Arenella” è stato aperto ugualmente ma a tutt'oggi rileviamo che viene utilizzato poco o niente.
Al momento, ci risulta, le aziende sono state “parcheggiate” nei pressi di via Asmara, ma sempre in situazioni critiche e molto precarie. Cia Calabria sollecita, dunque, fermamente l'amministrazione comunale, il Sindaco della Città, a volersi impegnare una volta per tutte a dare dignità alle aziende agricole e ai consumatori assegnando un sito che goda di tutti i criteri di sicurezza e di comodità, e in quanto mercato contadino, regolamenti l’accesso alle sole aziende agricole che producono e vendono prodotti stagionali.