11 Maggio 2020

Cia Calabria: 7 proposte per il rilancio del settore agrituristico

#emergenza #agriturismo #turismo
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L’appello alla Regione per sostenere "fase due" delle oltre 600 strutture dell’area

Un appello al governo regionale, per tutelare uno dei comparti che coniugano agricoltura e turismo e che risulta tra i più colpiti dall’emergenza Coronavirus. Lo lanciano Cia Calabria e Turismo Verde, spiegando che nel 2020 il settore subirà perdite di fatturato di almeno l’80% rispetto alla media degli ultimi tre anni.

Al fine di fronteggiare questo devastante scenario, è indispensabile e urgente predisporre misure ad hoc. Cia-Agricoltori Italiani, nei giorni scorsi, ha già avanzato alla ministra Teresa Bellanova una serie di proposte, da un’equa indennità per i danni diretti subiti alla sospensione per un anno dei principali versamenti contributivi e previdenziali, delle rate sui mutui e sui prestiti a incentivi specifici per rilanciare il turismo attraverso l’adozione di coupon/buoni/voucher per i turisti italiani e stranieri.

Analoghe misure di intervento e di accompagnamento si rendono necessarie da parte della Regione per sostenere la “fase 2” degli oltre 600 agriturismi calabresi, tra cui Cia suggerisce:

  • costituzione di un Fondo regionale per il risarcimento dei danni diretti aziendali (contributo a fondo perduto) assumendo la variazione di fatturato, tra il 2020 e al triennio 2017-2019, quale variabile per accertare le reali perdite reddituali;
  • emanazione da parte dei GAL di bandi riservati alle aziende agrituristiche per l’acquisto di attrezzatura per esterno (tavoli, gazebo, sedie, distanziatori, ecc.) portando il fondo perduto almeno al 70% (per i territori non coperti dai GAL intervenire direttamente con i fondi PSR del dipartimento);
  • rilascio di coupon/voucher per le famiglie calabresi per trascorrere brevi periodi di soggiorno negli agriturismi calabresi;
  • finanziamenti alle scuole per organizzare, in sicurezza, percorsi esperenziali con i ragazzi nelle fattorie didattiche calabresi;
  • sensibilizzazione dei comuni per la cancellazione della Tari (tassa sui rifiuti) per utenze non domestiche e della tassa di soggiorno;
  • cancellazione da parte della Regione della tassa di concessione regionale applicata agli agriturismi;
  • istituzione di un’Unità di Crisi sul turismo inteso complessivamente, a cui invitare anche il settore agrituristico, per definire regole univoche e chiare per riaprire e lavorare in sicurezza e per poter riaccogliere gli ospiti in piena sicurezza.

Aiutare il settore agrituristico calabrese significa promuovere “il bello che abbiamo” -osserva la Cia regionale- il turismo esperenziale nelle fattorie aperte, il consumo di prodotti tipici e la valorizzazione della dieta mediterranea, la promozione del paesaggio e dell’ambiente, dei percorsi naturalistici. Per comunicare l’immagine di una Calabria attrattiva e sicura.