Cia Basilicata: accordo petrolio Val d'Agri non esaustivo
Serve abbattimento costi gasolio agricolo. Atteso il Tavolo Verde
"Con l’Accordo di compensazione per la concessione 'Val d'Agri' tra la Regione e le compagnie energetiche Eni e Shell, siamo finalmente a una nuova pagina nell’uso delle risorse finanziarie, derivanti dall’estrazione di petrolio in Val d’Agri, dopo decenni di esclusione dell’agricoltura dai benefici diretti e indiretti dagli idrocarburi. Siamo, adesso, in attesa del Tavolo di concertazione per verificare i dettagli, perché così non è ancora esaustivo". A dirlo è, oggi, il presidente di Cia Potenza-Matera Giannino Lorusso, a commento della firma sull'intesa, da parte del presidente Bardi, e annunciando la richiesta di un abbattimento del costo del gasolio agricolo di 30 centesimi.
"Si parla di agricoltura sostenibile e si stanziano 95 milioni di euro, ogni 5 anni, per programmi da destinare alle imprese anche agricole" dichiara Lo Russo ricordando la battaglia, condotta da sempre da Cia, a tutela del settore che, soprattutto, in Val d’Agri subisce l’impatto maggiore dall’attività petrolifera. "Con il Tavolo Verde -aggiunge- avremo una prima occasione di valutare l'Accordo e ci concentreremo sulle misure di emergenza da adottare".
Come riporta, infatti, la nota di Lo Russo, Cia Basilicata punta ora al Tavolo di concertazione, annunciato da Bardi, per verificare i dettagli dei programmi di spesa per lo sviluppo sostenibile delle imprese e l’impiego dei 160 milioni di mc di gas l’anno. "Il gas -evidenzia Lorusso- è essenziale per le nostre imprese agricole che non ce la fanno più a reggere l’aumento dei costi in bolletta. L’accordo in proposito non è esaustivo -ribadisce-. Abbiamo un problema molto serio sul gasolio agricolo che costa oggi 1.5 euro/l, specie in questa fase di più intensa attività per le operazioni di raccolta. Le nostre imprese rischiano il fallimento. Di qui la nostra proposta per un abbattimento del costo del gasolio agricolo di 30 centesimi".