Blue Sea Land: Cia, Piano strategico non perda focus competitività
All’Expo Cluster Mediterraneo, Africa e Medioriente, il punto su emergenze e priorità ripartendo dalla Sicilia
Con l’evento dal titolo “Piano strategico nazionale: misure per favorire la competitività e la resilienza delle imprese” Cia-Agricoltori Italiani ha confermato anche quest’anno la sua partecipazione al Blue Sea Land, l’Expo dei Cluster del Mediterraneo, dell’Africa e del Medioriente con location storica Mazara del Vallo e la sua Area Porto Nuovo.
In Sicilia, dunque, per Cia un nuovo punto su emergenze e priorità ripartendo proprio da una terra strategica per estensione e sviluppo agricolo, tra aree interne e mare, produttrice di vino e olio, ma anche isola di pescatori che fanno grande il Made in Italy nel mondo. Caso esemplare di un Paese inevitabilmente fiaccato tra crisi economica post Covid e cambiamenti climatici. In bilico, la tenuta delle imprese agricole e, quindi, la garanzia di reddito per essere in grado di affrontare da protagoniste le sfide dettate dall’Ue per la transizione green e la sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Tra gli aspetti chiave, dunque, risorse, tante, e strategie per canalizzarle, oltre e soprattutto alla necessità di un vero focus sulle esigenze dei territori, specifiche per ciascuna regione, perché i bandi possano andare a segno e non disperdere fondi, perché l’assegnazione degli aiuti segua un processo democratico e non si esaurisca nelle logiche Pac. Questa che pure, incidendo sullo sviluppo rurale, non può trascurare il ruolo di una regione come la Sicilia, strategico per l’Italia anche sul Mediterraneo.
Allo stesso tempo, con il PNRR, occorre, come più volte sottolineato, fare progetti che rispondano a problematiche ataviche riguardanti irrigazione e logistica. Serve un filo conduttore comune per progetti innovativi e per una reale ricaduta su territori quali la Sicilia che, come tragicamente dimostrato dagli ultimi episodi calamitosi, vive un serio problema idrico e idrogeologico.
Non sta aiutando la situazione, il rialzo dei prezzi che grava sui costi di produzione, sebbene non incida sui valori della resa. Su questo la sottolineatura importante al Blue Sea Land 2021 di Cia, è arrivata dalla presidente di Cia Sicilia, Rosa Giovanna Castagna tornata a ribadire l’urgenza di reale capacità di programmazione e concertazione, in particolare modo in Sicilia dove desta imbarazzo la bocciatura di 31 progetti. La Sicilia può eccellere nel Mediterraneo e, ora, potrebbe attingere ai fondi giusti per realizzare il suo sviluppo ed essere competitiva in Italia, ma anche per avere un posto di rilievo nell’export Made in Italy.
L’Italia si trova a programmare il futuro in una condizione di pesante incertezza a livello globale, nazionale e territoriale, ma vi è la certezza degli impegni internazionali per lo sviluppo sostenibili. Contesto nel quale il Piano strategico nazionale eserciterà il suo potenziale anche nella capacità di stimolare nuove sinergie per favorire il sistema agricolo, alimentare, forestale e il conseguimento degli obiettivi e delle priorità Ue.
Primo passo, dunque, tornare a crescere come da Documento di economia e finanza il Governo che identifica una ripresa dell’economia superiore al 10% per il biennio 2021-2022. L’export non è tagliato fuori, anzi per l’agroalimentare si attende di oltrepassare la soglia attesa dei 50 miliardi di euro. Chiaro è che servirà guidare i trend, come diversificare le destinazioni dell’export, guardando ai Paesi terzi e blindare mercati storici come Stati Uniti e Cina, partner ormai chiave per il posizionamento competitivo del Made in Italy agroalimentare forte anche in Europa, dove si procura buoni risultati in Germania (2.7 miliardi di euro nel primo semestre di quest’anno).
L’Italia è, oggi, al centro della diplomazia internazionale e punta molto non solo sulla sostenibilità, ma anche sulla salubrità, rinnovando la centralità di asset come origine e qualità degli alimenti, biologico con il Paese secondo al mondo per export, la tutela del rapporto attivo con i consumatori per un consumo equilibrato e consapevole, trainato sempre dalla Dieta Mediterranea, ma anche dalla lotta alle contraffazioni.
Per Cia una logica di sistema e di aggregazione tra imprese, può arginare la frammentazione e la dispersione di risorse e valore. Dalla Sicilia di Cia protagonista al Blue Sea Land, quindi, l’eco nazionale dell’appello alle istituzioni per agire insieme, sotto una regia che faccia bene a questa terra e alle sue ricche aree rurali, capitalizzandone il valore.
Sono intervenuti: Luca Basset, Direttore Cia Sicilia Occidentale; Graziano Scardino, Responsabile Settori Produttivi Cia Sicilia; Cristina Chirico, Ufficio Internazionale Cia-Agricoltori Italiani; Domenico Mastrogiovanni, Direttore CAA-Cia; Antonino Algozzino, Presidente Pescagri e Rosa Giovanna Castagna, Presidente Cia Sicilia.