Blockchain, droni e app digitali contro fame e malnutrizione
Le soluzioni FAO già in campo e in sperimentazione
L’innovazione come chiave di volta per un mondo senza fame e malnutrizione. Nuove tecnologie, ma anche nel dettaglio l’utilizzo di prodotti, processi o modelli di gestione nuovi o esistenti per migliorare l'efficienza, la competitività e la resilienza. Questo non solo il messaggio, ma anche la premessa al pacchetto di soluzioni per un’agricoltura sostenibile, messe in campo dalla FAO e presentate al Seeds and Chips Global Food Innovation Summit dall'agenzia dell'ONU.
C’è la web FAWEWS che aiuta i contadini a identificare, monitorare e gestire la lafigma, un parassita devastante per i raccolti di cereali. La app viene già utilizzata da contadini dell'Africa sub-sahariana e di parti dell'Asia, non necessita di connessione internet e "parla" 14 lingue. La tecnologia Sterile Insect Technique (SIT) è una soluzione nucleare che impedisce agli insetti di riprodursi. È stata utilizzata per sconfiggere l'infestazione della mosca mediterranea della frutta in Repubblica Domenicana, evitando perdite alimentari notevoli. La tecnologia blockchain per connettere tra loro tutti gli stakeholder lungo la filiera del caffè, promuovendo la trasparenza e migliorando l'equità lungo la filiera stessa. Il 45% del valore di ogni tazzina del caffè FairChain rimane in Etiopia, circa 4 volte rispetto a quanto accade con le multinazionali. E ancora, "Hyroponics" a bassa tecnologia che permettono di coltivare piante in zone aride. Coltivazione senza suolo, utilizza fino al 90% in meno di acqua e 75% meno di spazio. Cooperative di allevatori vulnerabili della West Bank e a Gaza utilizzano questa tecnica per produrre foraggio che, mischiato con supplementi concentrati, riduce il costo del mangime per animali del 30%. Droni che vengono utilizzati per la produzione agricola, per valutare i danni dopo un disastro naturale e per ottimizzare gli interventi, per identificare la pesca illegale e per tutelare la fauna selvatica.
Tra queste tecnologie, alcune sono già state testate con successo, altre riconosciute da agricoltori e allevatori, sono in fase di sviluppo. Tutte mirano a potenziare la sicurezza alimentare, lo sviluppo sostenibile e lo sviluppo rurale.
"L'innovazione agricola - ha affermato Maria Helena Semedo, Vice Direttrice Generale della FAO per il Clima e le Risorse Naturali- è un cardine che può trasformare radicalmente i nostri sistemi alimentari, fornire opportunità di fare impresa e di lavoro per giovani e donne rurali, e promuovere la crescita economica nazionale. E’ necessario adottare sistemi agricoli più sostenibili cambiando il modo in cui coltiviamo, condividiamo, prepariamo e consumiamo il nostro cibo.
"Il mondo ha bisogno di un patto globale -ha aggiunto Semedo- contro l'obesità che includa gli alimenti locali e tradizionali. Adottare standard globali relativi a regimi dietetici sani permetterebbe di ridurre la proliferazione delle abitudini alimentari di bassa qualità che si sono insediate nei nostri moderni stili di vita. Abbiamo già fatto notevoli passi avanti, ma in qualche modo, il nostro progresso sembra essere la nostra rovina. Abbiamo imparato come coltivare cibo, -ha concluso ma l'abbondanza delle nostre tavole ci sta lentamente uccidendo. Le diete poco sane sono la prima causa di malattie, disabilità e morte nel mondo".
La FAO si appresta, a fine maggio, a lanciare la Decade delle Nazioni Unite sull'Agricoltura Famigliare. Intende portare l'attenzione sull'importanza del ruolo degli agricoltori a livello famigliare, nello sfamare il pianeta. Anche se spesso poveri e insicuri, producono oltre l'80 percento del cibo e gestiscono tre-quarti delle risorse naturali del pianeta.