Biocontrollo: Cia, progressi e futuro verso un’agricoltura sostenibile
A Macfrut il convegno con IBMA Italia, l’associazione dei produttori di mezzi tecnici per la bioprotezione
La diffusione e la sperimentazione delle tecniche di biocontrollo per un’agricoltura orientata agli obiettivi di sostenibilità ambientale richiesti dall’Europa. Questo il focus della tavola rotonda “Biocontrollo: progressi e futuro verso un'Agricoltura sostenibile” che si è svolto oggi nell'Area meeting Cia al Macfrut 2023, in collaborazione con IBMA Italia, l’associazione dei principali produttori di mezzi tecnici per la bioprotezione in agricoltura.
Per il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini: “La sfida lanciata dall’Ue per una maggiore sostenibilità del settore primario non può prescindere dalle tecnologie di biocontrollo, in quanto soluzioni di origine naturale (insetti e altri macrorganismi utili, microrganismi e loro derivati, feromoni e sostanze naturali) con basso impatto sulla salute umana e sull’ambiente. La loro diffusione guarda allo sviluppo non solo dell’agricoltura biologica ma, soprattutto, della produzione convenzionale. Se il biocontrollo è ancora poco noto, è indispensabile favorire la divulgazione di queste nuove pratiche virtuose a protezione delle piante da organismi nocivi e malattie”.
Nell’incontro, IBMA Italia ha ricordato come tutti gli agenti di biocontrollo debbano essere utilizzati in maniera preventiva per ottenere livelli di performance soddisfacenti: a differenza dei prodotti convenzionali è, dunque, opportuno ragionare in ottica di strategia combinata.
IBMA ha confermato la necessità di un forte impegno in termini d’informazione, formazione e supporto alle imprese agricole. “Per questo, Cia sta lavorando con IBMA Italia diffondendo la conoscenza delle tecniche di biocontrollo tra agricoltori e tecnici su tutto il territorio -ha ricordato Fini- e ha attivato con alcune aziende pilota la sperimentazione e la validazione dei protocolli di difesa fitosanitaria a basso impatto”.
L’incontro ha evidenziato alcune criticità importanti da risolvere. In primis, a livello regolatorio, IBMA Italia ha ricordato la lentezza dei tempi di autorizzazione per l’utilizzo di questi microrganismi da parte degli Stati membri (10 anni in media, contro i 2 in America e Brasile) e ha auspicato un veloce avanzamento del nuovo Regolamento sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (SUR) a livello Ue.