Bio: in bozza strategia Ue, estensione superficie al 30%. Pesticidi -50%
Commissione a lavoro per riconoscere centralità biologico nel Green Deal europeo
Ridurre l'uso di agrofarmaci del 50% ed estendere le aree protette del territorio dell'Unione al 30% della superficie totale. Questo l’obiettivo messo nero su bianco nella Comunicazione sulla nuova strategia Ue per la biodiversità. Documento definitivo atteso per fine marzo che, dunque, dovrebbe riconoscere al bio un ruolo centrale nel Green Deal europeo.
Al momento si tratta, in realtà, ancora di indiscrezioni e i numeri potrebbero cambiare, ma nel testo è già riportata non solo l’estensione delle aree protette sul 30% della superficie terrestre e altrettanto per quella marina dell'Ue, ma anche la messa a riposo del 10% dei terreni agricoli, con il 30% coltivato a biologico. E ancora, il taglio del 50% nell'uso degli agrofarmaci.
Per la prima volta -come riporta Terra e Vita- c’è anche l'annuncio per il 2021 di un quadro normativo e fondi dedicati al ripristino degli ecosistemi, con l'ambizione di mobilitare 20 miliardi l'anno per contrastare il declino della biodiversità nel continente. Sulle aree protette l'obiettivo sembra alla portata per la superficie terrestre, coperta già oggi al 18% dalle aree Natura2000 e per l'8% da parchi nazionali.
A far discutere le diverse direzioni generali dell’Esecutivo, temi come la messa a riposo di "almeno il 10%" dei terreni agricoli con compensazioni destinate agli agricoltori per non produrre e il taglio sui pesticidi e il 30% del totale delle superfici coltivate a biologico (dal 7,5% di oggi) entro il 2030. Motivo di dibattuti potrebbe essere anche la proposta legislativa del "Piano per il Ripristino della Natura", annunciata per il 2021, con piani nazionali da far confluire in un target vincolante a livello Ue e la necessità di "aumentare di 20 miliardi l'anno i finanziamenti" con fondi provenienti da Pac, coesione, ricerca e programma Life.