Anp Umbria: serve chiarezza su modalità e regole nuove pensioni
La tutela della salute degli anziani, la questione della Carta Sociale Europea, della pensione minima, e della quattordicesima mensilità sono solo alcuni dei temi più attesi all’interno del pacchetto previdenza sociale della manovra 2019. Il testo in fase di revisione e modifica è ancora al vaglio degli organi competenti e ad oggi sembrerebbe contenere solo indicazioni di carattere generale, come le risorse stanziate per la revisione del sistema pensionistico e per le pensioni di cittadinanza. Al momento sono più le incertezze a farla da padrone, nel testo infatti, non si conoscono le modalità e le regole che disciplineranno le due misure, ma viene esplicitato solo che a breve saranno definiti “appositi provvedimenti” collegati alla manovra.
“Sono molto preoccupato per questa poca chiarezza e totale mancanza di indicazioni, utili a tranquillizzare i nostri agricoltori in pensione che tanto hanno sgobbato fino ad oggi per rendere migliore il nostro territorio”, dichiara il neo eletto Presidente di Anp per l’Umbria Vito Taticchi giunto da poco in rappresentanza dei pensionati della Cia-Agricoltori Italiani Umbria. Taticchi, riafferma le necessità espresse durante l'Assemblea regionale dell'Associazione Nazionale Pensionati dove è stato presentato il documento dell’Anp dal titolo "Sanità e Servizi Sociali nelle aree rurali". In quella sede l’Associazione ha evidenziato tutte le necessità e le priorità dei pensionati soprattutto di quelli che abitano le zone rurali e soffrono il disagio dei disservizi e delle poche strutture presenti.
In questi giorni l’Anp-Cia si sta soffermando sulla questione dell'integrazione delle pensioni più basse e sottopone al Governo nuovamente la propria piattaforma per un aumento delle pensioni basse, almeno al minimo vitale come indicato dalla Carta Sociale Europea, assieme a una serie di istanze e proposte che hanno come obiettivo generale quello di restituire dignità e giustizia sociale a tanti anziani nel nostro Paese. Inoltre, secondo l'Anp è necessario, che l'estensione della quattordicesima mensilità venga stabilizzata e diventi parte integrante della prestazione pensionistica in essere. Altre priorità riguardano la modifica del meccanismo d'indicizzazione delle pensioni con un paniere pensato sui reali consumi degli anziani, cioè beni alimentari, trasporti, spese sanitarie e servizi, nonché l'inserimento degli agricoltori tra le categorie di lavoratori impegnati in mansioni usuranti per usufruire dell'anticipo pensionistico senza penalizzazioni. Secondo uno studio effettuato dall’Anp, ad oggi l'unica certezza -come ben sanno i pensionati dell'agricoltura- è che il trattamento pensionistico minimo è stabilito nella misura di 507 Euro in un contesto nel quale la crisi economica ha prodotto disagi enormi, aumentando le diseguaglianze sociali e la povertà. Sono oltre 5 milioni le persone in condizioni di povertà assoluta e più di 9 milioni quelle in povertà relativa, che non sono in grado di soddisfare le più elementari esigenze di vita, dall'alimentazione adeguata alle cure mediche essenziali.
“In linea con l’Associazione Nazionale Pensionati -conclude Taticchi- mi auspico che vengano definiti con più chiarezza tutti i provvedimenti in merito e che venga valorizzato al meglio il ruolo degli anziani nella nostra società ricordandoci che solo nella conoscenza e nella valorizzazione del nostro passato possiamo porre delle solide basi per costruire il nuovo futuro”.