Alimentazione: la dieta Eat-Lancet per la sostenibilità
Lo studio porta la firma di oltre 30 ricercatori di tutto il mondo
Potrebbe nutrire fino a 10 miliardi di persone, quelle che secondo le Nazioni Unite, popoleranno il pianeta nel 2050, farlo in modo sano e allo stesso tempo, garantendo sostenibilità alla Terra. E’ la dieta salva pianeta messa a punto dalla commissione Eat-Lancet seguendo criteri esclusivamente scientifici.
Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Lancet, riunisce 37 esperti di agricoltura, nutrizione e cambiamenti climatici provenienti da tutto il mondo ed è stato condotto con l’obiettivo -racconta Lifegate.it.- di trovare un vademecum universale, che rispetti l’ambiente e che possa nutrire tutta la popolazione terrestre evitando morti per malattie legate a un’alimentazione malsana.
Il nucleo dello studio è la proposta di un modello di alimentazione umana che contempli circa 2500 Kcal giornaliere, il dimezzamento della quantità media di zuccheri e carne rossa, e il raddoppiamento di quella di vegetali, legumi e frutta secca. Il cambiamento più evidente sarebbe nella quantità di carne rossa "permessa" - circa 7 grammi al giorno, fino a un massimo di 14 - in pratica un hamburger a settimana, che per la maggior parte dei Paesi occidentali vorrebbe dire una riduzione da cinque a dieci volte le porzioni medie attuali.
In definitiva, quella proposta è un’alimentazione varia, basata principalmente sulla dieta mediterranea. Le linee guida tracciate chiederebbero una trasformazione globale - Europa e Stati Uniti dovrebbero ridurre il consumo di carne, l'Asia quello di pesce, l'Africa quello di verdure amidacee, come la manioca.
Per saperne di più consulta il documento Food in the Anthropocene: the EAT–Lancet Commission on healthy diets from sustainable food systems