13 Febbraio 2019

Agrinsieme domani in piazza al fianco degli agricoltori pugliesi

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L’annuncio dei copresidenti Verrascina, Scanavino, Giansanti e Mercuri

“Gli agricoltori pugliesi necessitano di risposte concrete e immediate e non di annunci e provvedimenti che lasciano il tempo che trovano. Per questo motivo, domani giovedì 14 febbraio, scenderemo in piazza al loro fianco, per difendere la produzione di un settore che in Puglia conta oltre 350 mila imprese e rappresenta il 13,59% del totale delle aziende agricole italiane, per un valore della produzione che si aggira intorno ai 4 miliardi di euro l’anno”. Lo annunciano il coordinatore di Agrinsieme Franco Verrascina e i copresidenti Dino Scanavino, Massimiliano Giansanti e Giorgio Mercuri, in merito alla protesta a Roma.

“Ricordiamo, infatti, che la produzione olivicola della Puglia è quasi azzerata, mentre quella nazionale è ai minimi storici, con sensibili ed evidenti ripercussioni sulla redditività dei produttori e con la conseguente perdita di quasi un milione di giornate lavorate”, ricorda il coordinamento che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari.

“Parliamo di una situazione eccezionale che si protrae ormai da anni, che la Puglia sta pagando a caro prezzo, con una flessione della produzione olivicola che sfiora il 70%. I produttori hanno bisogno di scelte chiare e concrete che gli consentano di proseguire con la loro attività e che vadano nella direzione di risollevare un comparto allo stremo, flagellato dalla Xylella e dal maltempo, con la siccità prima e le gelate poi”, rimarca Agrinsieme.

“Ribadiamo pertanto la stringente necessità per la Puglia di riconoscere lo stato di calamità naturale, con la conseguente attuazione di quanto previsto dalla Legge 102/2004, nella consapevolezza però che questo provvedimento non può rappresentare l’unica soluzione a problematiche ben più complesse; parallelamente allo stanziamento di fondi nazionali e all’attuazione di un Piano nazionale olivicolo, infatti, sollecitiamo il Governo affinché si attivi in sede comunitaria e si adoperi per l’approvazione di misure eccezionali, a carattere d’urgenza, a sostegno dell’olivicoltura pugliese, come già avvenuto nel recente passato, ad esempio, per altri settori”, conclude Agrinsieme.