04 Novembre 2025

Agia-Cia festeggia 25 anni. Su giovani e agricoltura Europa non deluda

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Serve bilancio dedicato nella Pac, ma sul ricambio generazionale l’Italia non aspetti Bruxelles. Assemblea celebrativa al CNEL con Brunetta, Lollobrigida, Carloni, Meedendorp

Dalle lunghe battaglie per l’accesso alla terra e al credito, alla spinta per una legge nazionale sull’imprenditoria agricola, passando per il contributo in Europa alla “Risoluzione Carvalhais” fino alla Strategia per il ricambio generazionale, appena presentata della Commissione Ue. Filo conduttore la storia di Agia, l’Associazione dei giovani imprenditori agricoli di Cia, che queste tappe non le ha solo attraversate, ma le ha ispirate, determinandone sostanza e urgenza. Un percorso, questo, celebrato oggi, a Roma, nella Plenaria Marco Biagi del CNEL con l’assemblea annuale tutta dedicata ai 25 anni di Agia-Cia, alla presenza del ministro dell’agricoltura, Francesco Lollobrigida e del presidente del Ceja, Peter Meedendorp.

“Ripercorrere i 25 anni di Agia-Cia serve a rinsaldare l’impegno dell’associazione in favore delle politiche agricole giovanili -ha detto il presidente nazionale Enrico Calentini- ma anche a sollecitare azioni concrete e fondi adeguati a dare seguito alle leggi e alle proposte ora in campo. In un Paese che invecchia -ha aggiunto- l’agricoltura è ancora il settore che fatica più di tutti a contrastare il calo demografico e nonostante la leva dell’innovazione scientifica e digitale. Con le crisi in corso, climatica e geopolitica in primis, non ce lo possiamo permettere”.

Stando ai dati Eurostat, in Italia, solo il 9,3% del totale di chi possiede un'azienda agricola ha meno di 40 anni, a livello Ue si arriva circa al 12%, con l'età media degli agricoltori ancora intorno ai 57 anni. Dal 2000 a oggi, il calo strutturale è stato generalizzato per tutta l’agricoltura, ma sono stati proprio i giovani, negli ultimi 10, ad attivare nuovi trend.

In tal senso, Agia-Cia ci ha messo del suo, in Italia e in Europa costruendo contesti di confronto, conoscenza e co-creazione in ambito accademico e istituzionale, in particolare con ruoli sempre chiave nel Ceja, chiamando in squadra centri di ricerca e professionisti delle tecnologie per l’agricoltura. C’è Agia-CIA dietro tra gli emendamenti alla Risoluzione Carvalhais del 2023, come nel testo della legge nazionale sull’imprenditoria giovanile a firma Carloni. E ancora, nella proposta di una Banche delle Terre, nella necessità di un Osservatorio specifico per i giovani nella Pac, in quello Ue del territorio e nell’Onilga, per l’imprenditoria e il lavoro giovanile in agricoltura (2025) dove discutere dei 150 milioni stanziati per l’accesso al credito dei giovani, altra battaglia associativa.

Al centro, da sempre, l’impegno per la trasparenza dei mercati fondiari, ma anche dei dati, con Agia-Cia protagonista del Data governance Act Ue; necessari quanto le riforme pensionistiche e una vera cooperazione intergenerazionale; senza dimenticare il lavoro di Agia-Cia sul piano formativo, tecnico e politico, voce di peso nella sperimentazione e nella ricerca, nelle sedi istituzionali non solo Ue, ma anche internazionali.

“La sicurezza alimentare globale, il Made in Italy nel mondo, le aree interne e rurali cuore pulsante del nostro agroalimentare -ha aggiunto Calentini- devono poter contare sugli under 40. Entro i prossimi 25 anni ci aspettiamo la piena realizzazione di quel ricambio generazionale nel settore davvero in grado di autodeterminarsi, quanto a reddito e competitività. Per questo, l’obiettivo della Strategia Ue di portare gli under 40 del comparto al 24%, non può stare in piedi senza un bilancio dedicato nella Pac. Al governo italiano chiediamo di fare la differenza ancora prima, portando avanti l’efficacia della sua legge Quadro”.

“I migliori auguri ad Agia-Cia per il suo quarto di secolo -è intervenuto il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini- merita, insieme a tutti i suoi giovani un’Europa all’altezza, che non indebolisca e frammenti una delle politiche fondanti dell’Ue. Continueremo a dare battaglia per difendere la Pac, tutelare tutta l’agricoltura e le sue aree interne, dove sentirsi liberi di restare per costruire futuro”.

Al 25esimo di Agia-Cia sono intervenuti anche: il presidente del CNEL, Renato Brunetta; il presidente della XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Mirco Carloni; la Policy Officer on the lead for the Generational Renewal Strategy – European Commission DG Agriculture and Rural Development Unit B3 “Social sustainability”, Sandra Sanmartin; il presidente OMA/WFO, Arnold Puech D’Alissac. Alessandro Rosina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; Mario Mazzoleni dell’Università degli Studi di Brescia e Nicoletta Merlo, CESE Comitato Economico e Sociale Europeo. Il direttore nazionale di Cia, Maurizio Scaccia e il segretario nazionale Agia-Cia, Matteo Ansanelli. Tra le testimonianze dei presidenti e segretari Agia-Cia in carica dal 2000 a oggi: Gianluca Cristoni, Rossana Zambelli, Gianfranca Pirisi, Barbara Di Rollo, Luca Brunelli, Antonio Sposicchi, Matteo Bartolini, Maria Pirrone, Stefano Francia, Matteo Ansanelli, Enrico Calentini e Matteo Pagliarani.