10 Ottobre 2005
Manifestazione degli agricoltori e degli allevatori organizzata dalla Cia Sicilia. All'appuntamento di domani a Palermo saranno in diecimila
Sotto lo slogan "Salviamo l'agricoltura siciliana" si svolgerà domani 11 ottobre a Palermo la manifestazione regionale degli agricoltori e degli allevatori organizzata dalla Cia Sicilia. Sfileranno più di diecimila agricoltori e allevatori e una quindicina tra trattori e mezzi agricoli. Durante il corteo i manifestanti regaleranno ai cittadini i loro prodotti agricoli.
Il programma prevede il concentramento a piazza Indipendenza a partire dalle 9,30. Seguirà un corteo su corso Vittorio Emanuele e il comizio conclusivo a Piazza Marina. Alla manifestazione organizzata dalla Cia siciliana, parteciperà il presidente nazionale della Cia, Giuseppe Politi.
Alla manifestazione hanno aderito le tre centrali cooperative, Agci, Confcooperative e Legacoop, oltre che un centinaio di Comuni dell'Isola.
La manifestazione è stata preceduta da un mese di mobilitazione su tutto il territorio siciliano in cui le iniziative promosse dalla Cia, più di un centinaio, e le numerose adesioni delle amministrazioni locali hanno messo in evidenza lo stato di forte malessere e di emergenza che continuano ad essere presenti tra tutti i produttori agricoli e zootecnici della Sicilia.
"La manifestazione regionale -spiega Carmelo Gurrieri, presidente regionale della Cia- si è resa necessaria perché le difficoltà che investono tutti i comparti produttivi dalla viticoltura, alla cerealicoltura, dalla zootecnia all'ortofrutta necessitano di interventi urgenti e mirati".
"La manifestazione -continua Gurrieri- ha, quindi, lo scopo di scuotere i governi perché capiscano che la complessità dei cambiamenti in corso necessita non di una politica che arranca nelle emergenze e che arriva sempre in ritardo sulle questioni decisive che interessano il settore, ma di una forte, autorevole, adeguata e determinata strategia politica per il settore, che governi i processi in atto, che favorisca l'accelerazione dei processi di concentrazione dell'offerta, la crescita della cooperazione e dell'associazionismo e la riduzione dei costi di produzione".
"Per raggiungere questi obiettivi -conclude Gurrieri- chiediamo interventi organici diretti allo sviluppo dei singoli comparti e la costituzione presso la Presidenza della Regione, di un Tavolo di crisi per l'agricoltura".