26 Settembre 2007
La Cia dell'Umbria ricorda Emilio Sereni
Si svolgerà domani 27 settembre, a Perugia, in via Mario Angeloni 1, con inizio alle ore 10,00, la tavola rotonda organizzata la Cia dell'Umbria per ricordare l'opera di Emilio Sereni come dirigente del mondo contadino a trenta anni dalla sua scomparsa.
Non è un opera semplice, ma nonostante ciò la Cia dell'Umbria tenta di farlo, perché ritiene che la "trasformazione della società contadina" non è stata opera preminente dei grandi economisti agrari che hanno troppo ignorato le basi sociali e storiche dei problemi che consideravano.
E' perciò compito non facile, quello di cogliere nel complesso quella "trasformazione", il quando e il dove c'è stata e diventa comunque inevitabile leggere, in tal senso, non solo gli aspetti oggettivi, ma anche quelli soggettivi, per cercare di capire ciò che è cambiato, perché è cambiato e soprattutto col contributo di chi è cambiato.
La trasformazione della società contadina, intesa non solo come un fatto puramente statistico o di folclore, è infatti un processo che ha coinvolto milioni di produttori e di consumatori, che ha impegnato e appassionato studiosi e rivoluzionari, economisti e scrittori.
Tale processo, si è accompagnato a guerre, a lotte sociali, a crisi, a misure legislative ai vari livelli.
Lo sviluppo o la stagnazione delle forze produttive in agricoltura, soprattutto nell'Umbria del secolo scorso è stata caratterizzata dalla mezzadria che è stato al tempo stesso, causa ed effetto di mutamenti a livello economico - sociale ed anche politico - culturale.
L'organizzazione economica, sindacale e politica dei produttori da una parte che potremo definire il binomio "uomini & classi" e dall'altra "le istituzioni & il mercato" sono stati quasi sempre i due blocchi che -di volta in volta- hanno interpretato, promosso o ignorato, sottovalutato o recepito le principali istanze di conservazione o cambiamento di una certa realtà.
E la realtà dell'agricoltura italiana e quindi umbra -a partire dai rapporti di proprietà e di produzione prevalenti- ha sempre avuto una serie di particolarità che l'hanno caratterizzata.
Tra i tanti incarichi e ruoli politici e sindacali che Sereni ebbe modo di ricoprire nella sua vita, vi fu anche quello di presidente dell'Alleanza nazionale dei Contadini dalla sua nascita nel 1955 fino al III Congresso.
In questo ruolo Sereni ebbe modo d'intervenire sui grandi eventi di quel periodo che segnarono l'agricoltura e la società italiana dall'avvio della Politica agricola comune alla I Conferenza agraria nazionale
Di questo si discuterà durante i lavori programmati tra alte personalità del mondo accademico, delle istituzioni e del mondo della rappresentanza.
Ai lavori, infatti, parteciperanno Rossella Canton, presidente dell'Istituto Cervi, il professor Tullio Seppilli, antropologo dell'Istituto Cesar, l'on. Francesco Baldarelli, presidente dell'Istituto per lo Sviluppo Agricolo, Giuseppe Politi, presidente nazionale della Cia.
Durante lo svolgimento della tavola rotonda porteranno il saluto le autorità locali e un rappresentante della famiglia Sereni.I lavori saranno coordinati da Antonio Sposicchi, presidente della Cia dell'Umbria.