02 Dicembre 2004
Finanziaria: manifestazione a Roma del settore bieticolo-saccarifero
La legge finanziaria 2005 non prevede alcun stanziamento per gli aiuti al settore bieticolo-saccarifero del Mezzogiorno. Nelle aree meridionali -afferma un comunicato- la mancanza degli aiuti inciderebbe sul prezzo delle bietole già consegnate nel 2004 nel presupposto di un prezzo comprensivo degli aiuti; i prezzi successivamente decurtati creerebbero pertanto un clima di sfiducia tra gli agricoltori, pregiudicando anche le nuove semine ancora in corso e quindi le prospettive dei quattro zuccherifici operanti nel Mezzogiorno (Foggia, Termoli, Celano, Villasor), con gravi danni sul piano agricolo ed anche occupazionale.
La decisione del Governo, ove fosse definitiva, sarebbe, secondo quanto si rileva nella nota, di una gravità assoluta in quanto si tratta di aiuti previsti dal Regolamento dell'Unione Europea 1260/2001, la cui autorizzazione fu lungamente trattata in ambito comunitario e considerata un successo negoziale per il nostro Paese e per l'intera filiera, quale esplicito riconoscimento delle difficoltà ambientali e come elemento di garanzia per la sopravvivenza del tessuto bieticolo-saccarifero legato alla territorialità.
Per tali ragioni le associazioni bieticole (Associazione nazionale bieticoltori-Anb. e Consorzio nazionale bieticoltori-Cnb), i sindacati dei lavoratori (Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil) e le industrie saccarifere operanti nel Mezzogiorno (Eridania-Sadam, Sfir, Zuccherificio del Molise) hanno promosso ed organizzato una manifestazione unitaria che si terrà a Roma domani venerdì 3 dicembre con inizio alle ore 10,00 presso il ministero delle Politiche Agricole.
Gli organizzatori della manifestazione -afferma il comunicato- richiamano il governo ad essere consequenziale ai contenuti del regolamento comunitario in vigore e chiedono al ministro delle Politiche Agricole Alemanno, unitamente a Regioni, Province, Comuni e parlamentari del Mezzogiorno, di vigilare e sostenere con fattivo impegno al Senato gli emendamenti alla legge Finanziaria 2005, affinché vengano ripristinati stanziamenti per almeno 10 milioni di euro.