10 Novembre 2008
Domani i pensionati Cia di Padova festeggiano la tradizionale ricorrenza di San Martino
L'Associazione pensionati e la Cia di Padova celebrano domani 11 novembre la tradizionale Festa di S. Martino. Alle ore 9.30, a Bagnoli di Sopra, presso il Teatro "Carlo Goldoni" , si svolgerà per l'occasione la prima presentazione teatrale dei pensionati Anp-Cia di Padova "Eppure jerimo più contenti". Al termine a Rovolon, a ristorante "Al Cacciatore", si terrà il pranzo sociale. Saranno presenti, tra gli altri, il presidentenazionale dell'Anp-Cia Mario Pretolani,ilpresidente dellaCia di PadovaDaniele Toniolo emolti dirigenti dell'Associazione pensionati e della Confederazione.
"L'11 novembre -afferma Giovanna Gazzetta, presidente dei pensionati Cia di Padova- è una data che non si può non ricordare in quantoancora oggi evoca nelle persone di età avanzata episodi e consuetudini dolorose e alle volte drammatiche. Una volta per molti fittavoli il giorno di San Martino era il San Martinodelle disdette. Per le strade di campagna si vedevano, a cavallo di quel giorno, lunghecode di carri agricoli carichi delle povere cose dei fittavoli, che non certo per loro capriccio o per loro volontà, cambiavano podere, cambiavano quindi anche dimora a causa dello sfratto".
"Oggi il significato dell'11 novembre il giorno di San Martino -continua Gazzetta- è profondamente cambiato rispetto ad un passato anche abbastanza recente. Oggi questa data significa la fine e l'inizio dell'annata agraria, quindi il momento di bilanci. Quest'anno il gruppo dell'Anp-Cia di Padova, oltre ad essere sempre disponibili a portare avanti le politiche per la salvaguardia e la tutela degli interesse dei pensionati e degli anziani in generale, ha attivato un laboratorio teatrale dalla caratteristiche uniche: chiamato 'Il Filo'. Il progetto ha molteplici obiettivi: favorire la socializzazione tra pensionati; valorizzare la figura dell'anziano come portatore di esperienze e significati; potenziare l'autostima per favorire un dialogo costruttivo tra generazioni".
"La commedia 'Epure jerimo più contenti', che si svolgerà in un tempo unico e con cinque scene, è stata improntata principalmente -conclude Gazzetta- sull'emigrazione dei nostri padri, fratelli e nonni, agli inizi degli anni del 900 in Brasile, negli anni 50 in Francia e primi anni 60 emigrazioni dalla campagna alla città".