06 Ottobre 2008

Cia Trapani: in grave crisi il settore vitivinicolo. L'8 ottobre assemblea a Marsala

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Il settore vitivinicolo trapanese è oramai giunto al capolinea, con il rischio reale di un abbandono da parte dei principali attori. Un'economia martoriata da anni a danno dei produttori vitivinicoli, e di una crisi cronica che le ha impedito di crescere, soprattutto per i costi eccessivi di gestione.
Una mentalità, quella del vitivinicoltore trapanese, vuoi per le cattive scelte, vuoi per l'incapacità di governare una seria programmazione di rilancio economico, che non si è mai verificato, se non quello della distillazione, assistenziale, apatica e priva -sottolinea la Cia provinciale- di coinvolgimento diretto. Avere consegnato ad altri le sorti della propria produzione non ha dato i risultati sperati.
"La politica della Cia -afferma, Pino Aleo, presidente provinciale- è stata sempre quella di potenziare questo importante segmento produttivo innovandolo, invitando gli stessi produttori ad abbandonare la forma assistenziale. Abbiamo il dovere di formare ma, soprattutto, inculcare coraggio di un cambiamento, potenziando la ricerca, la programmazione e la commercializzazione mettendo assieme un interesse economico comune, che abbia le caratteristiche di utilizzare tutti gli strumenti necessari, per rilanciare il settore vitivinicolo trapanese nei mercati nazionali ed internazionali".
La Cia provinciale, aggiunge Aleo, mercoledì prossimo 8 ottobre, a Marsala, presso il Complesso monumentale San Pietro, alle ore 9.30 ealla presenza di autorevoli esponenti dell'economia viticola trapanese affronterà, in un'assemblea,la questione vitivinicola per elaborare un progetto di rilancio del settore, costituendo il Gruppo d'interesse economico vitivinicolo trapanese. Interverrà il presidente regionale della Cia Carmelo Gurrieri e concluderà il lavori assembleari il presidente nazionale Giuseppe Politi.