26 Settembre 2007

Cia Sicilia: convegno a Catania su "Riforma Ocm ortofrutta: opportunità di sviluppo per l'agrumicoltura e l'orticoltura siciliana"

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Dal primo gennaio 2008 gli interventi comunitari per gli agrumicoltori verranno erogati in forma disaccoppiata attraverso il riconoscimento di un premio rapportato alle superfici coltivate. Cambiano, dunque, le regole e ci si aspetta una profondo cambiamento nel mondo della produzione che dovrà affrontare il mercato con una visione più moderna e orientata alla competitività. Questi aspetti saranno esaminati nel corso del convegno dal tema "Riforma Ocm ortofrutta: opportunità di sviluppo per l'agrumicoltura e l'orticoltura siciliana" organizzato dalla Cia Sicilia a Palazzo Biscari a Catania che, nella mattinata del 28 settembre (inizio ore 10.00), vedrà la partecipazione dell'assessore regionale all'Agricoltura, Giovanni La Via, del ministro per le Politiche agricole, Paolo De Castro, e del presidente nazionale della Cia, Giuseppe Politi.
"La riforma della Ocm per l'ortofrutta prevede il superamento delle precedenti impostazioni", dichiara Carmelo Gurrieri, presidente regionale della Cia. E continua: "E sicuramente potrà contribuire a liberare energie nuove capaci di determinare una forte spinta ad orientare la produzione agrumicola alla competizione nel mercato globale".
La proposta avanzata dal ministero relativa alle disposizioni nazionali per l'attuazione della riforma della Ocm che per gli agrumi prevede il premio totalmente e immediatamente disaccoppiato, dà ragione alla posizione della Cia siciliana che in questo senso si era in più occasioni espressa anche in convegni e incontro pubblici con gli agricoltori.
"Si apre così -aggiunge Gurrieri- una nuova stagione per il comparto agrumicolo siciliano con un maggiore protagonismo degli agricoltori che oggi più che mai devono qualificare la propria organizzazione aziendale e produttiva per competere sul mercato globale del prodotto fresco, considerato che le produzioni isolane hanno già tutte le carte in regola, anzitutto per qualità e tipicità, per riconquistare i mercati mondiali". Un grande ruolo nel perseguimento di questi obiettivi può essere interpretato dalla rinnovata e rimotivata funzione dell'associazionismo e delle associazioni di prodotto attraverso la concentrazione dell'offerta produttiva e l'ampliamento della loro attività nella direzione della diversificazione commerciale e della valorizzazione del prodotto fresco nei mercati interni e internazionali.