26 Settembre 2025

Cia e Turismo Verde Abruzzo ad AttracTive 2025

#fiere #agriturismo #turismo
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Dal 26 al 28 settembre con uno spazio dedicato alle aziende agricole e agrituristiche associate

Il turismo rurale è oggi una delle chiavi di sviluppo per l’Abruzzo, una regione che può vantare paesaggi incontaminati, borghi autentici e un’offerta agrituristica diffusa. Nonostante negli ultimi dieci anni il numero delle aziende agrituristiche sia diminuito del 10,7% – a fronte di una crescita nazionale del 30,8% – il comparto mantiene una straordinaria capacità attrattiva. Basti pensare che il 46,6% delle strutture è guidato da donne e che la presenza capillare degli agriturismi rappresenta, soprattutto nelle aree interne, un vero presidio sociale oltre che economico.

In questo contesto, Cia-Agricoltori Italiani Abruzzo, insieme a Turismo Verde Abruzzo, partecipa ad AttrActive 2025 – Salone del Turismo Attivo e Attrattivo, in corso a Lancianofiera dal 26 al 28 settembre, con uno spazio dedicato alle aziende agricole e agrituristiche associate.

“Vista la natura della manifestazione, abbiamo scelto di portare in fiera Turismo Verde Abruzzo: una rete di aziende che raccontano l’autenticità dei nostri territori, attraverso esperienze che vanno dal trekking al cicloturismo, dalle degustazioni ai laboratori agricoli e didattici” -spiega Domenica Trovarelli, presidente Turismo Verde Abruzzo-. È questo il turismo che i viaggiatori cercano: lento, emozionale e capace di far vivere l’Abruzzo nella sua essenza”.

Cia e Turismo Verde colgono l’occasione della fiera per avanzare alcune proposte concrete. Anzitutto la definizione di una strategia regionale sul turismo rurale, capace di mettere in rete cammini, borghi, agriturismi e aree interne, così da costruire un’offerta coordinata e riconoscibile. Accanto a questo, è fondamentale investire in infrastrutture moderne e digitali, indispensabili per rendere i territori più accessibili e fruibili: dalla mobilità dolce alla manutenzione dei sentieri, fino alla connettività internet stabile, ancora oggi carente in molti borghi. Altro nodo cruciale è il ricambio generazionale, che passa da strumenti concreti per i giovani, percorsi di formazione mirata e una promozione digitale più efficace, con l’obiettivo di raccontare l’Abruzzo rurale anche sui mercati internazionali.

“Il turismo rurale non è solo accoglienza, ma presidio sociale ed economico -sottolinea Nicola Sichetti, presidente Cia Abruzzo-. Senza infrastrutture e senza una strategia condivisa rischiamo di perdere un’occasione storica. L’Abruzzo ha tutte le carte in regola per diventare un modello nazionale di turismo esperienziale e sostenibile: serve un impegno forte della Regione per fare del turismo rurale un pilastro della programmazione 2026”.