14 Dicembre 2009
Cia, Confagricoltura, Copagri di Reggio Emilia manifestano a Bologna sulle quote latte
"Autosospensione del pagamento della sesta rata delle 'multe' latte da parte di chi a Reggio Emilia ha aderito alla regolarizzazione del 2003": è il clamoroso invito che le tre Organizzazioni agricole reggiane Cia, Confagricoltura e Copagri hanno lanciato ai loro associati nell'annunciare la partecipazione di una loro nutrita delegazione alla protesta che domani (15 dicembre) si doveva tenere a Roma. Per le note vicende di tensione politica relative al presidente del Consiglio si è soprasseduto a tale iniziativa, mentre resta confermata la manifestazione 'collaterale' di Bologna. Nel mirino ancora la Legge finanziaria, che -hanno sostenuto i tre presidenti provinciali Ivan Bertolini, Lorenzo Melioli, Giuseppe Carini nel corso di una conferenza stampa- non è ancora soddisfacente nonostante l'autoincensamento che il ministro Luca Zaia diffonde a mezzo ufficio stampa. Infatti -hanno sostenuto- la crisi si fa sempre più pesante (-15% i prezzi agricoli nei primi 9 mesi di quest'anno, +13% i costi sostenuti dalle imprese), e mentre alcuni paesi come la Francia attuano interventi straordinari per la propria agricoltura, da noi si fatica a riconfermare quelle che sono le 'poste' tradizionali di bilancio, e la maggior parte delle operazioni annunciate non si fa con nuovi finanziamenti, ma semplicemente spostandoli da altri capitoli agricoli del bilancio ministeriale.
A fronte di questo, le Organizzazioni continuano la protesta, che avrà un nuovo punto caldo domani (martedì 15 dicembre), quando si terrà una manifestazione a Bologna, alla quale parteciperà un'ampia delegazione degli agricoltori reggiani. Il ministro non gode certo di grande popolarità tra gli associati a queste tre Organizzazioni, che arrivano al punto di augurargli di diventare presidente della Regione Veneto (da tempo ci sono voci su una candidatura di Zaia).
L'autosospensione delle multe che viene indicata come iniziativa ai propri associati (che potrebbe far mancare fino ad un milione di euro), oltre che come forma di protesta 'civile' per la mancanza di una politica adeguata per l'agricoltura, mette in rilievo una delle contraddizioni della politica di Zaia: ottenuto un aumento delle quote dall'Ue, la ripartizione che il ministro ha voluto, ha favorito coloro che non avevano mai rispettato le norme europee. Il meccanismo che doveva portare questi a pagare in cambio delle nuove quote le vecchie multe, si è inceppato per i ricorsi legali, cosa che Cia, Confagricoltura e Copagri avevano ampiamente previsto e detto fin dall'inizio della discussione. Ora si ha, quindi, l'assurdo che chi si è regolarizzato per ultimo non paga nulla, chi lo ha fatto prima dovrebbe a fine anno pagare la sesta rata delle proprie multe, cosa che a Reggio non s'intende fare.
Le tre Organizzazioni chiedono quindi di cambiare strada, mentre proseguono il loro percorso di coesione e di azione comune 'perché i problemi sono uguali per gli agricoltori di tutte le sigle'; chiedono che dalla Finanziaria esca la possibilità di un rilancio del settore agricolo, propongono un'azione straordinaria che parta dal riconoscimento dello stato di crisi per il settore.