24 Maggio 2011
"Carta di Matera": un patto tra Cia e comune di Padova per rilanciare il ruolo e lo sviluppo dell'agricoltura e tutelare il paesaggio rurale e l'ambiente
Con la "Carta di Matera" la Cia chiede una promessa di aiuto concreto ai sindaci di tutta Italia. Partendo da un contesto che vede, sempre di più, l'agricoltura protagonista di uno sviluppo economico e sociale a misura d'uomo e dell'ambiente che lo circonda, la Confederazione cerca con decisione un dialogo costante con gli amministratori. L'obiettivo è quello di stipulare accordi, concordare programmi di attività, definire indirizzi di lavoro che siano al servizio delle aziende agricole e che garantiscano il rispetto del territorio.
Oggi 24 maggio il comune di Padova e Cia di Padova firmeranno il per operare insieme per il futuro dell'agricoltura" e illustreranno ai giornalisti l'accordo sulla "Carta di Matera". La conferenza si terrà alle ore 11.45 presso la Sala Giunta -Palazzo Moroni . Interverranno -Flavio Zanonato, sindaco del Comune di Padova; Marta Dalla Vecchia, assessore al Commercio del Comune di Padova Claudio D'Ascanio, presidente della Confederazione Italiana Agricoltori di Padova.
La Cia di Padova, dopo il sindaco di Padova, Zanonato, incontrerà nelle prossime settimane gli altri sindaci dei 103 comuni della provincia, con l'obiettivo di sottoscrivere un vero e proprio patto con gli agricoltori:
"L'agricoltura rappresenta una risorsa insostituibile per il nostro paese -sottolinea il presidente Claudio D'Ascanio- e ancora di più lo sarà nel prossimo futuro quando, oltre a garantire un approvvigionamento alimentare sicuro e di qualità, produrrà rispettando lo spazio rurale e l'ambiente. Per rilanciare il ruolo dell'agricoltura la Cia, nella Carta di Matera, affida a un patto tra agricoltori e amministrazioni locali il compito di essere l'avanguardia di un progetto di tutela e sviluppo di questo settore. Viviamo in una regione che ha consumato gran parte del suolo per usi artificiali (11 per cento) e sarà assolutamente necessario porre freno a questo uso dissennato del territorio. Con questa iniziativa -conclude D'Ascanio- vogliamo coinvolgere tutta la società in una missione che porterà beneficio, sviluppo e sostenibilità al nostro paese, nel nostro interesse e soprattutto in quello delle generazioni future".