16 Luglio 2003

Pacetti: tracciabilità dei prezzi

Archivio
Condividi

"Una tracciabilità nei prezzi, per prodotto, per tipologia di consumo, per tipologia di vendita, per provenienza dei prodotti, per aree di produzione e di consumo. E' questo l'obiettivo che si pone la Confederazione italiana agricoltori con l'"Operazione prezzi chiari" per fronteggiare speculazioni e tensioni artificiose specialmente nei momenti di grandi emergenze come quello attuale della siccità". E' quanto ha affermato il presidente dell'Organizzazione Massimo Pacettti a conclusione del convegno promosso a Roma sul tema dei prezzi."Una tracciabilità -ha aggiunto Pacetti- che tenga sempre e comunque conto del rapporto stretto che deve esserci tra prezzo e competizione del sistema che non affossi i consumi. Questo senza richiami a alleanze astratte, ma sulla base di analisi economiche e comportamentali si potrà garantire la sicurezza alimentare e la tutela dei consumatori e il reddito degli operatori della filiera". "La siccità di questi ultimi giorni -ha rilevato il presidente della Cia- non ci deve far perdere di lucidità nella ricerca di soluzioni praticabili e che coinvolgano tutte le parti delle filiere agro-alimentari. A tutto questo non sono certo indifferenti i ritardi nella predisposizione di interventi strutturali di ammodernamento e costruzioni di reti irrigue; di una politica della gestione della risorsa idrica. Tema su cui torneremo a discutere nel prossimo futuro inquadrando il discorso in un più vasto ambito che non può che essere quello Mediterraneo". "Gli stessi Osservatori sui prezzi -ha detto il presidente della Cia- non si debbono limitare a registrare l'accaduto. Compito di questi organismi ministeriali è quello di prevedere le dinamiche, di porre elementi di chiarezza, attivando tutti gli strumenti consentiti in una economia di mercato. Invochiamo una operazione trasparenza nei prezzi. Auspichiamo la chiarezza nei comportamenti degli operatori. Vogliamo che sia chiaro quello che è prodotto in Italia e quello che sconta i maggiori costi delle importazioni". "Ecco perché oggi -ha concluso Pacetti- abbiamo voluto un confronto a più voci. Il riposizionamento dei prezzi non può lasciare sul campo morti e feriti. Non può determinare posizioni di vantaggio costruite sull'emergenza e non sulla leale e aperta competizione di mercato".