21 Marzo 2006
Cia Marche: è l'agricoltura il vero cuore dell'economia regionale. Franco Fiori riconfermato presidente e Nevio Lavagnoli vicepresidente
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"L'agricoltura marchigiana è il vero punto di riferimento del presente e del futuro del nostro territorio". E' un messaggio forte, inequivocabile, positivo, quello lanciato dalla Confederazione italiana agricoltori delle Marche a chiusura della sua IV Assemblea elettiva: il settore primario è destinato per vocazione e fisionomia ad essere il vero volano di un'economia regionale vincente. Senza agricoltura ogni comunità è più povera e ogni territorio votato al degrado. Ma per vincere la sfida del futuro occorre un settore mondo agricolo che sia forte, polifunzionale, compatto.
Lo ha ribadito Franco Fiori, presidente riconfermato della Cia Marche, nella relazione programmatica che ha accompagnato la Confederazione nel suo passaggio ad un nuovo triennio di lavoro a favore dell'agricoltura e degli agricoltori. "Occorre investire in un nuovo patto con la società, una solida unione tra le associazioni agricole, la garanzia di reddito per tutti gli addetti al settore -ha sottolineato Fiori- Un reddito che manca da troppo tempo e che non permette agli agricoltori di continuare nelle loro attività con garanzie adeguate per il futuro. La Cia Marche si pone l'obiettivo di tramutare in scelte concrete nella regione le strategie indicate nel documento congressuale odierno: un nuovo patto con la società rafforzando l'unità del vasto mondo agricolo potrà contribuire alla soluzione dei problemi degli agricoltori marchigiani e non solo".
La IV Assemblea elettiva della Cia cade, infatti, in un momento estremamente critico per il settore primario, caratterizzato da una crisi strutturale senza precedenti, che di fatto impone di ripensare le azioni risolutive in particolar modo orientandole ad un'ottica di collaborazione con tutte le parti sociali, che privilegi i giovani imprenditori e sciolga le contraddittorietà dovute all'attuale burocratizzazione dei procedimenti.
"E' inconcepibile che un agricoltore -ha dichiarato nel suo intervento Nevio Lavagnoli, vicepresidente anch'esso riconfermato della Cia Marche in occasione del congresso- debba venire in città un giorno sì ed un giorno no per firmare documenti. Così come sono state inconcepibili alcune scelte governative a livello nazionale e internazionale: dall'incapacità di trattare il caso bieticoltura all'attuazione di una Pac che incentiva, di fatto, l'inattività. Dobbiamo farci sentire di più, essere più sindacali. Ed essere, soprattutto più uniti: il cammino verso l'unità all'interno del settore è lungo e non sempre semplice, ma la Cia ha saputo in più di un'occasione dimostrare di saper condividere al suo interno le scelte importanti, anche a fronte di orientamenti iniziali non sempre condivisi". L'Assemblea è stata preceduta dalla proiezione del Dvd "Il seme e la speranza", un'opera multimediale realizzato dalla Cia Marche in collaborazione con il gruppo musicale Gang in occasione del 60° anniversario della Liberazione, dedicato appunto alla Resistenza vissuta dai contadini marchigiani. Il progetto sarà comunque presentato ufficialmente giovedì 23 marzo al congresso nazionale della Confederazione. La Cia ha voluto appoggiare la produzione di questo Cd – Dvd proprio per non dimenticare il ruolo chiave degli agricoltori nella lotta per la liberazione del paese e della successiva ricostruzione all'indomani della Seconda Guerra Mondiale.
"L'agricoltura marchigiana è il vero punto di riferimento del presente e del futuro del nostro territorio". E' un messaggio forte, inequivocabile, positivo, quello lanciato dalla Confederazione italiana agricoltori delle Marche a chiusura della sua IV Assemblea elettiva: il settore primario è destinato per vocazione e fisionomia ad essere il vero volano di un'economia regionale vincente. Senza agricoltura ogni comunità è più povera e ogni territorio votato al degrado. Ma per vincere la sfida del futuro occorre un settore mondo agricolo che sia forte, polifunzionale, compatto.
Lo ha ribadito Franco Fiori, presidente riconfermato della Cia Marche, nella relazione programmatica che ha accompagnato la Confederazione nel suo passaggio ad un nuovo triennio di lavoro a favore dell'agricoltura e degli agricoltori. "Occorre investire in un nuovo patto con la società, una solida unione tra le associazioni agricole, la garanzia di reddito per tutti gli addetti al settore -ha sottolineato Fiori- Un reddito che manca da troppo tempo e che non permette agli agricoltori di continuare nelle loro attività con garanzie adeguate per il futuro. La Cia Marche si pone l'obiettivo di tramutare in scelte concrete nella regione le strategie indicate nel documento congressuale odierno: un nuovo patto con la società rafforzando l'unità del vasto mondo agricolo potrà contribuire alla soluzione dei problemi degli agricoltori marchigiani e non solo".
La IV Assemblea elettiva della Cia cade, infatti, in un momento estremamente critico per il settore primario, caratterizzato da una crisi strutturale senza precedenti, che di fatto impone di ripensare le azioni risolutive in particolar modo orientandole ad un'ottica di collaborazione con tutte le parti sociali, che privilegi i giovani imprenditori e sciolga le contraddittorietà dovute all'attuale burocratizzazione dei procedimenti.
"E' inconcepibile che un agricoltore -ha dichiarato nel suo intervento Nevio Lavagnoli, vicepresidente anch'esso riconfermato della Cia Marche in occasione del congresso- debba venire in città un giorno sì ed un giorno no per firmare documenti. Così come sono state inconcepibili alcune scelte governative a livello nazionale e internazionale: dall'incapacità di trattare il caso bieticoltura all'attuazione di una Pac che incentiva, di fatto, l'inattività. Dobbiamo farci sentire di più, essere più sindacali. Ed essere, soprattutto più uniti: il cammino verso l'unità all'interno del settore è lungo e non sempre semplice, ma la Cia ha saputo in più di un'occasione dimostrare di saper condividere al suo interno le scelte importanti, anche a fronte di orientamenti iniziali non sempre condivisi". L'Assemblea è stata preceduta dalla proiezione del Dvd "Il seme e la speranza", un'opera multimediale realizzato dalla Cia Marche in collaborazione con il gruppo musicale Gang in occasione del 60° anniversario della Liberazione, dedicato appunto alla Resistenza vissuta dai contadini marchigiani. Il progetto sarà comunque presentato ufficialmente giovedì 23 marzo al congresso nazionale della Confederazione. La Cia ha voluto appoggiare la produzione di questo Cd – Dvd proprio per non dimenticare il ruolo chiave degli agricoltori nella lotta per la liberazione del paese e della successiva ricostruzione all'indomani della Seconda Guerra Mondiale.