19 Marzo 2018

Bio, la ricerca punta su reti di laboratori a cielo aperto

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Progetto Retibio, finanziato da Mipaaf e coordinato da Crea

Un centro di ricerca sul biologico, diffuso su tutto il territorio e a cielo aperto. Sono i 7 laboratori, dispositivi sperimentali di lungo termine (LTE) -parte del progetto Retibio finanziato dal Mipaaf e coordinato dal Crea- al centro dell’attenzione per condurre esperimenti necessari a testare innovazioni e buone pratiche di processo e di prodotto, in agricoltura biologica. Tra le sperimentazioni -come racconta Ansa Terra&Gusto- si va dai concimi organici, a frutti in grado di garantire una vita più lunga nello scaffale, dal brevetto di un nuovo attrezzo agricolo a nuovi sistemi di rotazione delle colture orticole, dalle tecniche di gestione dei seminativi biologici in grado di sequestrare il carbonio atmosferico a quelle più efficienti sul fronte della biodiversità e dell'impatto ambientale. Oltre alla ricerca, serve anche tanta professionalità, per supportare la rapida crescita del mercato del biologico dal punto di vista quantitativo e qualitativo. La rete di laboratori produce frutta e verdura biologica e risponde anche all’intento di incidere sulla definizione dei costi di produzione e vendita.

Inotre, Federbio e Cepas, l'Istituto leader nella certificazione delle professionalità e competenze, hanno siglato un'intesa per creare un percorso di formazione per ispettori e consulenti impegnati ad attestare l'affidabilità del settore in forte crescita. Secondo Federbio nel 2017 il 78% degli italiani ha acquistato almeno un prodotto biologico, contro il 53% del 2012.